SAVIGLIANO - Il terzo posto dopo 10 giornate, alla guida di una squadra con un'età media inferiore ai 22 anni, non è bastato a Riccardo Milani per proseguire il proprio lavoro almeno fino a fine campionato. Con un comunicato stringatissimo e di circostanza nella serata di martedì sera sui propri canali social, la Saviglianese ha diramato la notizia di fine rapporto con il mister di Nichelino dopo aver messo al corrente i giocatori (rimasti basiti); l'allenamento è stato poi diretto dall'allenatore in seconda Effa Effa. Nelle prossime ore si saprà il nome del successore di Milani, persona di spessore culturare e competenza calcistica veicolati da modi signorili, che già aveva allenato a Savigliano ai tempi dell'Effeci in Eccellenza, anche allora con Giacomo Crosetto presidente. Nell'esonerodi Milani si direbbe impossibile ravvisare oggettive motivazioni sportive o disciplinari: chissà se la società di Viale Gozzano saprà fornire una spiegazione plausibile, fermo restando che è libera di prendere le decisioni che ritiene più opportune. Certo è che quella rossoblù è la panchina più instabile della Granda pallonara a dispetto della logica ovvero dell'evidenza dei risultati: in neanche tre stagioni e mezzo vi si sono succeduti Mauro Fontana (dopo la fusione delle tre società saviglianesi - Effeci, Esseci, Pro Savigliano - sotto il centenario vessillo dei Maghi), Carlo Rocca (con lui il salto in Promozione passando dai play-off), Cristiano Zabena (5° posto e due turni di play-off in Promozione), e ora Milani, che, arrivato in estate, non meritava un trattamento simile. A onor del vero, va detto che i suoi rapporti con la dirigenza si erano raffreddati nel giro di poche settimane, a quanto pare per scelte tecniche non gradite, determinando una situazione di isolamento analoga a quella vissuta dai predecessori. Chiunque sarà il prossimo mister rossoblù, per durare dovrà scendere a compromessi nello stilare la formazione.
g.g.
Mercoledì 13 Novembre 2024 6:57 Savigliano