Del progetto “Ironman di gruppo”
– sperimentale applicazione
di concetti e metodologie del
Quality Training con due obiettivi
nel 2025 - è l’unica donna a
farne parte. Ramona Dutto, 33
anni, saviglianese, confessa di
aver detto di sì all’ideatore Paolo
Lanfranco «un po’ inconsciamente
». Ma non è tipa da avere ripensamenti:
il 31 agosto del
prossimo anno, in Austria, si cimenterà
nel suo primo Ironman
70.3 (1.9 km a nuoto, 90 km di
bici, 21.1 km di corsa). Una competizione
che rappresenta l’evoluzione
della sua smisurata passione
per la maratona. Passione
recente: il suo debutto sulla mitica
distanza di 42,195 km è stato a
Milano, aprile 2022. Finisher, va
da sé.
Ad oggi è a quota sei, una
media di due all’anno: dopo Milano,
nell’autunno 2022, Torino;
nel 2023 Barcellona e Verona;
quest’anno Roma e, a inizio novembre,
Lago Maggiore. Nella
città scaligera il suo personal
best, 3h39’: «La giornata giusta,
me la sentivo. Non sempre la
gara migliore è quella che avevi
preparato meglio. In ogni caso è
sempre una grandissima soddisfazione
finirla».
Come ti sei avvicinata alla corsa? «Mi è sempre piaciuto fare sport. Come tanti, volevo fare l’esperienza di una maratona almeno una volta nella vita. Quella di Milano l’ho preparata insieme a mio marito Samuele Ghione (lui iscritto all’Ironman di Amburgo, il 1° giugno 2025, ndr). Un appuntamento voluto più da me che da lui. Ho scoperto che la lunga distanza fa per me, ne sono letteralmente innamorata».
L'intervista prosegue sul Corriere di questa settimana
Attualità Mercoledì 27 Novembre 2024 17:00 Savigliano