Quasi duecento (193) radiografie
a domicilio e 364 al carcere
di Saluzzo inviate immediatamente
all’ospedale per la refertazione.
Da quando è stato lanciato
il progetto della Radiologia
domiciliare, centinaia di pazienti
fragili – o impossibilitati a muoversi
– non hanno più dovuto
spostarsi da casa per sottoporsi
a una radiografia.
Il servizio - pensato durante
la pandemia a seguito di un’importante
donazione dell’associazione
“Amici dell’Ospedale” e
della Fondazione Crs – prevede
che sia il medico di medicina
generale a richiedere la prescrizione,
validata poi dal medico
radiologo prima di fissare l’appuntamento
con la persona di
riferimento, con la quale concordare
giorno e ora per l’esame.
Obiettivo è garantire la continuità
delle cure tra i diversi livelli di
assistenza: il potenziamento delle
cure domiciliari è strategico nell’ottica
di sviluppare maggiori
possibilità di guarigione o recupero
funzionale e affettivo del
paziente nell’ambito dell’ambiente
di vita.
Sanità Martedì 25 Febbraio 2025 16:00 Savigliano