«1.400 metri di dislivello in bici e 350 di corsa non mi parevano chissà cosa. Chi l’aveva già fatta mi aveva però avvisata che sarebbe stata una gara durissima. Avevano ragione». Si è dovuta ricredere, Sara Bergesio, ma ce l’ha fatta anche lei: finisher al suo primo Ironman femminile, disputato alle Hawaii nella città di Kona (la capitale), sabato 11 ottobre. Una partecipazione che si era guadagnata lo scorso giugno a Klagenfurt, in Austria, al debutto assoluto nella gara regina della triplice, lei che del TriTeam Savigliano è atleta e allenatrice del florido settore giovanile. Sara ha calpestato la finish line dopo 12:21:49, 81a di 124 nella sua categoria, F 25-29 (ha 27 anni), 798a su 1.568 partecipanti. Sentita per telefono lunedì sera quando là era mattina (ci sono 12 ore di fuso orario), con ancora un paio di giorni pieni di vacanza da godersi, la voce è pimpante, il tono entusiasta, da turista in paradiso più che da reduce di una sfida massacrante ancorché portata a termine.
Riviviamola per atti, cominciando dalla frazione di nuoto. «A differenza dei giorni precedenti, che era stato calmo, abbiamo trovato un mare un po’ più mosso, quindi la nuotata è stata più faticosa del previsto. Ci ho impiegato 1h16, 10 minuti in più rispetto a Klagenfurt, ma ho anche percorso 100 metri in più. È stata una frazione epica perché per due volte abbiamo visto i delfini».
Attualità Giovedì 16 Ottobre 2025 17:00 Savigliano