Ha dimestichezza con l’arcano linguaggio dei numeri Luigi Borge, saviglianese di 31 anni, professore di matematica (in aspettativa) all’IIS Copernico-Luxemburg di Torino. Ma ce n’è uno che, dalla scorsa estate, per lui ha assunto una valenza speciale, approdo di un percorso di anni: il 9a. Abbinato al ritratto più famoso ed enigmatico della storia dell’arte. Perché fuori dalle aule scolastiche Luigi – in una sorta di doppia vita o vita raddoppiata come Peter Parker in Spider Man – si trasforma in un arrampicatore indefesso e di doti eccelse. Il grado di difficoltà raggiunto il 26 agosto nei Pirenei in Spagna, e bissato in Francia a metà ottobre, lo colloca di diritto in un club che, stando a statistiche ufficiose, in Italia non raggiunge i 100 iscritti. Borge si muove nel regno degli strapiombi, dove la verticalità spinta all’estremo si inclina in orizzontalità sospesa nel vuoto e costringe ad attimi a testa in giù. Hanno molto in comune i due piani esistenziali - la materia insegnata e un’attività sportiva iper specialistica - di questo ragazzo determinato eppure misurato nei modi (infatti): lo studio, il metodo, l’abitudine a una concentrazione prolungata, l’applicazione costante, la precisione, la pazienza di tentare e ritentare e ritentare ancora, l’intuizione che fa avanzare verso la soluzione senza saltare i passaggi. E, risolto un problema, buttarsi su un altro. A conferma del parallelismo c’è che il giovane prof-scalatore, proprio il giorno di quest’intervista (mercoledì 5 novembre), ha intrapreso un dottorato di ricerca in ingegneria elettronica presso la facoltà di Fisica a Torino.
L'intervista a tutta pagina sul Corriere in edicola.
Attualità Giovedì 13 Novembre 2025 9:00 Savigliano