Forse non è un nuovo lockdown, ma poco ci manca. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi della pandemia, fino a venerdì 13 novembre in tutto il Piemonte sono vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, ad eccezione di esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa, che dovranno comunque essere certificate attraverso una autodichiarazione. «In accordo con i sindaci del territorio, abbiamo cercato di evitare questa decisione intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono ad agire in questo modo», spiega il presidente Cirio che aggiunge: «Si tratta misure dolorose, ma condivise, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica ». Il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.
Attualità Mercoledì 28 Ottobre 2020 9:40 Savigliano