Una lapide, scolpita dai fratelli Novarese e posta lungo corso Roma, a poca distanza dal palazzo comunale, ricorda la nascita di Stefano Carlo Lausetti. Chi fu questo personaggio? Stefano Lausetti nacque a Savigliano il 13 dicembre 1841, dalla madre Felicita Aliberti e dal padre Stefano Lausetti.
Perso il padre in giovane età, Stefano Lausetti studiò sotto la guida di don Gandolfo; entrò giovanissimo nell’amministrazione delle Regie Poste ma vi rimase poco. Nel 1872 entrò nell’Amministrazione Comunale per restarci fino al 1878, quando inviò una sua spontanea dimissione. Operò, con la sua attività di deputato durante la diciassettesima legislatura, dal 1889 al 1892, per lo sviluppo agricolo della nostra zona, per lo studio di nuove e più redditizie attività agronomiche e di allevamento.
Come ricordato nella lapide stessa, fu attento ed onesto amministratore della Cassa di Risparmio, della Camera di Commercio e del comizio agrario per la provincia di Cuneo. Fu inoltre consigliere comunale, negli anni in cui fu sindaco di Savigliano il cavalier Stefano Musante. Operò per migliorare l’illuminazione pubblica a gas e per apportare migliorie alle canalizzazioni per l’irrigazione dei campi nelle nostre campagne. Fu inoltre attivo presso il Comizio Agricolo di Saluzzo, Mondovì e Torino.
A Savigliano amministrò il Teatro, la Congregazione
di Carità e il Monte Pio.
Stefano Lausetti morì a Savigliano il 10 febbraio 1898: la
notizia venne comunicata il giorno seguente alla Camera dei
Deputati dal deputato Biancheri, il quale annunciò «la prematura
scomparsa di un uomo, esempio di bontà e di cuore,
del quale ci pregiamo di averlo avuto come collega».
In memoria di Lausetti, il dottor Luigi Ciartoso fece pubblicare
in Torino un opuscolo commemorativo, datato 22 luglio
1900, che è conservato e consultabile presso la
biblioteca civica di Savigliano dal titolo “Commemorazione di
Stefano Lausetti”, dal quale provengono le informazioni qui
raccolte.
Claudio Rocca
Giovedì 15 Febbraio 2018 15:11