Nel 1826 nasceva un personaggio che alla sua e nostra città ha dato molto: si potrebbe quasi dire che a questo personaggio Savigliano deve la “sua storia”, ossia Casimiro Giuseppe Filippo Maria Turletti, sacerdote e storico autore della monumentale “Storia di Savigliano”. Nato il 9 aprile del 1826 dalla contessa fossanese Giovanna Tettù di Camburzano e da Giuseppe Turletti, cavaliere della croce di san Maurizio. Venne battezzato presso l’abbazia di San Pietro, con padrino e madrina i conti Casimiro Viterbo di Genola e la consorte, contessa Marianna Genoveffa Costaforte. Terzo di undici figli, Casimiro si dedicò agli studi religiosi, seguendo l’indirizzo datogli dalla madre fin dalla più tenera età. Imparentato con le famiglie nobili dei Buglioni di Monale i quali ebbero nella loro stirpe ben due vescovi. Parente anche dei Muratori, dei Franco di Malabaila, dei Nazari di Calabiana di cui si ricorda monsignor Luigi che penne Arcivescovo di Milano. Casimiro Turletti si formò presso il seminario di Fossano sotto la guida dei monsignori Tournafort e Fantini. Il 20 settembre 1851 ricevette gli ordini sacri da monsignor Ceretti e celebrò la sua prima Messa a Cavoretto. Turletti fu decano della collegiata di Sant'Andrea di Savigliano, cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, membro dell'Accademia di Storia Ecclesiastica Subalpina. Fu direttore del ritiro delle Rosine, direttore dell’asilo di Sant’Andrea, membro dell’amministrazione dell’ospedale e dell’istituto delle orfane, consigliere comunale e direttore di biblioteca e archivio civici. Per circa mezzo secolo lavorò instancabilmente studiando documenti, bolle, codici e manoscritti: tutto ciò che riguardava la città. Purtroppo la sua attività di studioso e storico fu in parte ostacolata dalle difficoltà finanziarie: fu costretto, già dal 1866, a liquidare parte del suo patrimonio: questo a causa del fatto che vennero a mancare parte dei sottoscrittori della sua “Storia di Savigliano”. Parte del materiale dell’archivio del canonico Turletti venne venduto dagli eredi alla libreria Bourlot di Torino nel 1930. La sua monumentale “Storia di Savigliano” conta tremilanovantasei pagine di studi storici particolareggiati e cronache locali, più un volume dedicato ai documenti. Casimiro Turletti morì nel 1898 e sulla sua casa natale, situata sulla piazza che da lui prende il nome, il Comune fece apporre una lapide alla memoria.
Claudio Rocca
Giovedì 15 Febbraio 2018 15:29