Fondatore della Compagnia di Gesù fu Ignazio di Lojola, nato in Spagna nel 1491 e morto in Roma nel 1556. Maturò un’esperienza religiosa di contemplazione e una cavalleresca devozione alla Vergine. La compagnia religiosa da lui istituita nel 1534 venne approvata dal pontefice Paolo III con bolla papale del 27 settembre 1540. Dell’introduzione in Savigliano della Compagnia di Gesù si occupò il Primo Segretario di Stato di Torino, il commendatore Tommaso Paseri, con l’iniziale appoggio dei Monaci Cassinesi. Nello stesso anno moriva in Roma Scipione Muratori, cittadino saviglianese, il quale lasciava la sua cospicua eredità ai Padri della Compagnia di Gesù: una somma di circa 18000 scudi romani. Inoltre, la parte di eredità lasciata ai parenti era condizionata dall’obbligo di usare la somma a beneficio dei Padri Gesuiti. La somma era più che sufficiente alla fondazione di un collegio e di una scuola. Favorevoli anche gli esponenti della nobiltà saviglianese, tra cui il conte Alessandro Ferrero e Luigi Grassi. Contemporaneamente a questi fatti avvenne anche la diffida ai Padri Carmelitani dall’insediarsi in città, dal momento che erano già presenti numerose altre congregazioni religiose. Nel 1646 il Grassi fonda, a sue spese in Savigliano, una scuola. Nel 1687 il conte Ferreri ha un incidente con la carrozza: i suoi cavalli si imbizzarriscono e lo fanno rovesciare in un canale. Scampato alla morte, attribuisce la grazia a sant’Ignazio di Lojola, a cui era molto devoto. Fa celebrare una solenne messa in Sant’Andrea e in seguito decide di lasciare la sua eredità alla Compagnia del Gesù, con legato testamentario del 29 marzo 1692 con cui decideva di lasciare i suoi averi ai padri gesuiti a patto che usassero parte della somma per aprire un collegio in Savigliano. Dopo varie vicende, si arriva al 1766 quando i Padri Gesuiti acquistano, nello stesso isolato del Palazzo Comunale, al tempo era Palazzo Miretti, una parte delle case esistenti sull’odierna piazza Santarosa, al tempo “del Presidio”. Poche sono le altre notizie relative alla suddetta Compagnia di Gesù, se non quella che se avessero potuto portare a termine il loro progetto di insediamento in città, come avvenne a Torino, Cuneo e Saluzzo, avremmo ora tracce della loro presenza con un colossale edificio. La loro sede è comunque ancora visibile oggi, integrata nella antica piazza medioevale, nella zona a lato del monumento a Santarosa: guardando verso il monumento o verso palazzo Galateri, proprio alla destra del monumento. La prevista fondazione del collegio, nel progetto del conte Ferreri non avvenne, se non anni più tardi. Nel 1773 Clemente XIV dichiarò soppressa ed estinta ovunque la suddetta compagnia: il re Vittorio Amedeo III lasciò pertanto ai Padri un sussidio vitalizio. I suddetti Padri Gesuiti continuarono ad abitare nella casa che fu del conte Ferreri e ad occuparsi dell’istruzione dei giovani saviglianesi, proprio nella casa che fu del conte. A memoria di questo meritevole fatto, la via nella quale hanno sede le prime scuole elementari istituite fu intitolata al conte Alessandro Ferreri: la Compagnia di Gesù cessa di esistere in Savigliano nel 1786. Il patrimonio fu ceduto al conte Derossi di Santarosa con atto del 10 febbraio 1789. In seguito, Teodoro di Santarosa rinunciò a questo patrimonio, cedendolo al canonicato della chiesa di Sant’Andrea dove tutt’oggi è presente un altare intitolato alla Compagnia di Gesù ed ai santi Filippo ed Ignazio.
Claudio Rocca
Giovedì 15 Febbraio 2018 16:11