Come già riportato in precedenza, un tempo quasi ogni cascinale, o perlomeno ogni gruppetto di case, aveva una chiesetta o una cappella annessa: segno questo di profondo legame con la religione e testimonianza di fede, oltre che una ricerca di protezione. In zona Suniglia troviamo ancora traccia di una cappella dedicata all'Immacolata Concezione, annessa ad un cascinale: la cascina Porte Rosse. Questa chiesetta – all'epoca sotto la parrocchia di san Giovanni - risultava già al tempo descritto dal Turletti – intorno al 1870 – chiusa al culto da circa mezzo secolo. Essendo privata e non accessibile al pubblico, poco si sa circa questa chiesetta, se non il fatto d'essere stata visitata sulla fine del '700 da Monsignor Costa, il quale la consacrò e la aprì al pubblico culto per gli abitanti della zona.
Le cappelle campestri sono sorte nelle
campagne, per proteggere i raccolti da siccità
e da eventi naturali disastrosi e per proteggere
uomini e animali da malattie e pestilenze.
Si possono così trovare, intorno al 1630,
numerose cappelle dedicate a San Rocco;
una di queste sorge nella frazione Cavallotta.
Altro santo a cui spesso si dedicavano cappelle
e piloni era san Grato, che secondo la
tradizione popolare proteggeva i raccolti dalla
grandine. Ai due santi insieme è dedicata una
cappella in frazione Cavallotta.
A breve distanza dalla frazione Palazzo, la
piccola chiesetta è nata probabilmente come ex
voto. Tra il 1704 e il 1715 aveva presente un
sacerdote fisso. Fu benedetta dall'arcivescovo
Beggiami che la intitolò ai santi Rocco e Grato: si
teneva quindi in occasione delle ricorrenze dei
santi titolari grandi festeggiamenti con scoppi di
mortaretti. Nel 1845 la zona di Cavallotta contava
poco più di 200 abitanti, che però andavano crescendo
e aumentare in pochi anni di circa due
terzi. Si presenta con una struttura semplice, a
capanna. Un affresco presente sulla facciata
riporta l'immagine dei santi Rocco, riconoscibile
per i suoi attributi iconografici: il cane ed il bastone;
accanto compare anche san Grato, riconoscibile
per la Mitra vescovile. Con i due santi
compare, attorniata da cherubini e in una
"mandorla" luminosa, la Vergine.
claudio rocca
Lunedì 26 Febbraio 2018 16:30