
È tra i più antichi della provincia Granda. Il presepe meccanico nella chiesa del Gesù celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario di attività. Una vera e propria festa accompagnerà l’inaugurazione, prevista per domenica 30 novembre, dopo la messa delle 10.45, arricchita dalla consueta benedizione dei bambinelli. L’occasione permette di ripercorrere mezzo secolo di storia, a partire dal Natale del 1975, quando un gruppo di volontari realizzò la prima Natività nei locali dell’oratorio di Santa Maria. Nel 1986, a causa di restauri, l’allestimento venne trasferito nella sede attuale, uno spazio più ampio dove è tuttora possibile ammirarlo.
Con 160 personaggi, oltre 60 movimenti e un percorso interno che consente di immergersi nella scena, continua a stupire migliaia di persone, grandi e piccoli, da ogni dove. Le statue statiche provengono dall’ex orfanotrofio e portano la firma di “Michelangelo artista racconigese”; ad esse, si affiancano i preziosi “Santon” dell’Alta Savoia, giunti in paese in epoca napoleonica, e i pastori in movimento realizzati dalla ditta Frisa o dal napoletano, trapiantato a Torino, Blanda. A completare il tutto, ambientazioni sempre più curate, che combinano l’evento sacro con il paesaggio circostante.
Tra le scene più recenti, quelle di piazza Vittorio Emanuele II e piazza Roma, che ospitano personaggi tipici della vita cittadina come “Gina Aiasa”, venditrice di angurie, e “Caburnin”, venditore di caldarroste. Non mancano effetti speciali come il lago con pesci veri, il ruscello, la cascata, la pioggia, tuoni e fulmini, e un sistema audio unico che sincronizza suoni quotidiani e atmosferici con le diverse fasi del giorno e della notte.
